lunedì 15 settembre 2008

CABIBO/CABIBBO - GABIBBO

CABIBO/CABIBBO - GABIBBO

Le voci in epigrafe son voci dialettali d’area dell’Italia nordica dell’est ed ovest, dove indicano con valore spregiativo i meridionali
Per la verità, non vedo cosa ci sia di spregiativo nella voce cabibbo! Essa voce che in ligure è: gabibu e nel veneto-giuliano: cabibo o cabibbo (con malevolo indurimento della gutturale d'avvio: g←c e raddoppiamento popolare della esplosiva labiale) è un derivato dell'arabo: habíb= amico, voce usata genericamente per rivolgersi a persona sconosciuta, ma spesso prossima, vicina, del gergo dei soldati africani; solo successivamente - trasmigrata nei dialetti italici - significò: uomo scaltro e malfido e poi: sciocco, meridionale, terrone, ma non si comprende il motivo di questa lettura spregiativa, atteso che l'originario significato non aveva valenza negativa, ma positiva di "amico", "caro"!
Raffaele Bracale

1 commento:

Serve ha detto...

Spregiativo lo è adesso.Appunto. Come fa a dire che non ci vede nulla adesso? Alcuni vocaboli si risemantizzano. Lei vuol dire che non C'ERA nulla di spregiativo nel vocabolo arabo ed in quello poi tradotto in origine. Ma ORA c'è. Quindi è come se le dicessi a lei ignorante e faccio etimologia di ignorante con lettura fonetica...che in origine non era spregiativo ed ora lo è!