lunedì 22 settembre 2008

PISCIARE

PISCIARE


A -Parla sulo quanno piscia 'a gallina!
Ad litteram: Parla solo quando orina la gallina! Perentorio icastico monito rivolto a chi e segnatamente saccenti o supponenti, abituati ad intervenire con tracotanza e protervia arrogante in discorsi o faccende altrui,si voglia indurre al silenzio e a non metter mai lingua; monito erroneamente rivolto prendendo a modello la gallina che non è vero che non orini mai, ma compie le sue funzioni fisiologiche in un'unica soluzione attraverso un organo detto cloaca.Atteso che non si riesce a distinguere nella gallina la funzione di orinare da quella del defecare, si è pensato che la gallina non orini mai e la si è presa a modello per l’icastico monito a margine.
B - Grannezza 'e Ddio!
Ad litteram: grandezza di Dio! Locuzione esclamativa esaltante l’onnipotenza divina, che viene pronunciata a sapido e rapido commento di accadimenti sorprendenti, prodigiosi o mirabolanti, sia che lo siano veramente, sia che vengano ritenuti tali; spesso alla locuzione in epigrafe si fa seguire a mo’ di spiegazione, la specificazione del perché si sia pronunciata l’esclamazione; a mo ‘ d’esempio ricorderò: Grandezza ‘e Ddio: era monaco e pure pisciava ( grandezza di Dio: pure essendo monaco, mingeva!) o anche: Grandezza ‘e Ddio: comme piscia bbello ‘a gallina!(gran Dio: come orina stranamente la gallina); nelle due cennate locuzioni si resta stupefatti e meravigliati davanti a due accadimenti del tutto normali; nella seconda, che riguarda la gallina, si plaude quasi all’ Onnipotente che pur non fornendo la gallina di un singolo, tipico organo deputato allo scopo à brillantemente risolto la faccenda, fornendo la bestia di cloaca onnicomprensiva.
C - Tutte 'e cane pisciano 'nfacci' ô muro.
Ad litteram: Tutti i cani mingono contro il muro; id est: allorché un atteggiamento, anche se errato o riprovevole , sia tenuto da tutti quanti, finisce per esser considerato giusto ed accettabile; locuzione che in maniera icastica rende a suo modo l'antico brocardo latino: error communis facit jus (l'errore comune diventa legge).
D - Fatte ‘na bbona ‘nnummenata e piscia dint’ô letto: tutte quante diciarranno ca hê surato!
Ad litteram: Procacciati una buona nomea e poi piscia (voce verbale di pisciare etimologicamente più che onomatopea, dal greco pytízein attraverso un tardo latino pitissare→pi(ti)ssare→pisciare) pure a letto, tutti diranno che ài sudato!
Icastico proverbio che pone in evidenza come spessissimo conti piú l’apparire che l’essere al segno che basta avere una buona nomea ossia rinomanza per esser comunque giudicati positivamente; sia nomea che rinomanza per vie diverse son legate alla voce nome.
Alibi ma con medesimo significato si disse: Fatte ‘na bbona ‘nnummenata e va’ scassiànno (etimologicamente dal latino exquassare) cchiese o accide prievete che è : Procurati una buona nomea e poi scassina (che etimologicamente è forma intensiva di scassare e dunque anche essa è dal latino ex-quassare) pure (impunemente) le chiese o ammazza preti che per la sacertà del loro ministero son ritenuti sacri ed inviolabili.
Raffaele Bracale

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