martedì 30 dicembre 2008

‘NCIGNÀ E ‘NGIGNÀ.

‘NCIGNÀ E ‘NGIGNÀ.
Ò dovuto registrare con mio sommo rammarico che i due vocaboli in epigrafe dalla maggior parte dei lessicografi partenopei sono registrati come sinonimi e piú precisamente siano riportati ambedue con il significato di inaugurare, principiare et consimilia.Orbene tale significato – a mio avviso – si attaglia perfettamente al termine ‘ncignà disceso dal tardo latino encaeniare modellato su di un greco kainòs (nuovo); ma il significato di ‘ngignà è invece molto diverso e sta per darsi da fare, arrabattarsi pur di raggiungere uno scopo, cosa molto diversa dal principiare che è propria dello ‘ncignà; è vero che spesso in napoletano capita che una C di partenza si evolva in G magari perdendo l’originario suono palatale per assumerne uno gutturale, ma non penso che questo sia il caso dei due vocaboli in epigrafe, troppo diversi di significato per poter discendere dallo stesso verbo tardo latino.
In conclusione mentre reputo lo ‘ncignà parola atta a significare il principiare, nego ciò per lo ‘ngignà che presumo discenda invece da un tardo latino ingeniari (e) dal classico ingenium e significhi: impegnarsi a raggiungere uno scopo per cui non posso ritenere i due verbi sinonimi.
Raffaele Bracale

1 commento:

Han matado Pablo. Pablo es vivo! ha detto...

Si puó essere d'accordo sulla diversa origine e significato delle due parole, peró onestamente non ho mai sentito 'ncigná' ma sempre 'ngigná' anche per indicare l'utilizzazione ex novo di alcunché