giovedì 29 ottobre 2009

FÀ ‘O RRE CUMMANN’ A SCOPPOLE

FÀ ‘O RRE CUMMANN’ A SCOPPOLE
Locuzione che tradotta quasi ad litteram, suona: Comportarsi (come un) re che comanda(assestando) scappellotti con la quale si suole a Napoli porre alla berlina l’atteggiamento supponente di chi non avendo né il carisma, nè l’autorità fisica e/o morale pretende di impancarsi a re e duce delle umane vicende, ma è destinato miseramente a fallire, atteso che le sue qualità al massimo lo potrebbero far considerare un re dei bambini ai quali però, per farsi ubbidire, dovrebbe assestare qualche scappellotto; atteggiamento tipico tenuto da uomini affetti da gravi complessi d'inferiorità, o - peggio ancora - grandemente frustrati; uomini che non valendo una cicca e non essendo, nell'ambito della loro famiglia, tenuti in alcun conto, sfogano la loro repressione e frustrazione vessando in qualche modo, o tentando di vessare le persone con le quali, per il loro ufficio vengono a contatto, ben sapendo però che non riusciranno nè a farsi ubbidire, nè addirittura ad esser presi in considerazione e saranno reputati alla stregua del re riportato in epigrafe. Tale prevaricante, supponente atteggiamento è riferito alibi anche a chi viene detto spallettone che è il saccente, supponente parolaio ciuco e presuntuoso che fa, in ogni occasione, le viste di esser titolare di scienza e/o cultura in realtà totalmente mancanti.
Re/rre s. m.
1 capo di uno stato retto a monarchia; monarca, sovrano ‘o Rre d’’e ciele (' il Re dei cieli,) Dio ' il re del mare, dei venti, nella mitologia classica, rispettivamente Poseidone ed Eolo ' felice come un re, molto felice ' vita da re, molto agiata, comoda | prov. : in casa sua ciascuno è re
2 (estens.) persona che à una posizione preminente, che eccelle in qualche attività (anche iron.): il re dell'acciaio, del petrolio; il re dei cuochi; era il re della festa; essere ‘o rre d’’e ‘mbrugliune( essere il re degli imbroglioni)
3 animale o cosa che primeggia sugli altri animali o sulle altre cose: il leone è il re della foresta; il re dei vini
4 nel gioco degli scacchi, il pezzo principale dello schieramento: re bianco, nero; dare scacco al re | nel gioco delle carte, la figura che rappresenta un re e costituisce nella successione numerica l'ultima carta (la decima o la tredicesima): re di bastoni, di coppe; re di cuori, di quadri
5 seguito da specificazione, forma la denominazione comune di alcune specie animali: re delle aringhe, pesce marino di profondità, dal corpo molto allungato di colore grigio-argenteo, con pinne rosse e appendici filiformi (ord. Lampridiformi); re di quaglie, uccello con piumaggio simile a quello della quaglia (ord. Ralliformi); re di triglie, pesce teleosteo diffuso nel Mediterraneo (ord. Perciformi); re di macchia, scricciolo.
Etimologicamente la voce è da un nom. lat. re(x) corradicale di regere 'reggere, governare' e questa derivazione in cui la caduta della ics non à lasciato alcun residuo di segno diacritico (come invece vorrebbero taluni linguisti per le consonanti doppie ( x= cs),linguisti con i quali sono in disaccordo quando affermo che il napoletano mo = ora, adesso, che va correttamente scritto senza alcun segno diacritico, deriva dal latino mo(x) e non da mo(do)→mo’; in questa scelta l’unico ad esser d’accordo con me è l’amico napoletanista avv.to Renato de Falco!
cumanna =comanda voce verbale (3° pers. sing. ind. pres.) dell’infinito cumannà= comandare derivato dal lat. volg. *commandare (lat. class. commendare), comp. di cum 'con' e mandare 'affidare, raccomandare', tipica l’assimilazione progress. nd→nn;
scoppole plur. di scoppola = scappellotto (tale da (vedi la s detrattiva d’avvio anteposta alla voce coppola= berretto ) far saltar via il cappello(scappellotto) o il berretto(scoppola); scappellotto dato con la mano aperta sulla nuca; piú in generale, colpo, botta | (fig.) grave perdita o danno, spec. di natura economica; la voce coppola indica un berretto basso con visiera, usato spec. in Sicilia e nelle regioni meridionali, berretto per solito portato ben calzato sulla nuca (e tirato sugli occhi con la visiera) (coppa dal lat. cuppa(m) con un suff. diminutivo olus/ola) . RaffaeleBracale

Nessun commento: