lunedì 29 marzo 2010

DODICESIMA DI RITORNO – NAPOLI 1 – CATANIA 0 LI Ò VISTI COSÍ

DODICESIMA DI RITORNO – NAPOLI 1 – CATANIA 0
LI Ò VISTI COSÍ
Nell’immediata vigilia dell’incontro di ieri, Walter Mazzarri non aveva usato mezze misure per presentare Napoli-Catania e l’aveva proclamata «La partita piú importante dell'anno».Avrei al suo posto aggiunto la piú rognosa. Alla fine la pratica che già anche il sottoscritto aveva pronosticato non semplicissima fu risolta con una striminzita segnatura opera addirittura poi di quel tal Paolo Cannavaro culo di piombo che già dopo solo 42 secondi ci aveva fatto gelare il sangue nelle vene incapace come era stato di contrastare la punta di sua competenza, lasciandolo libero di servire all’indietro un suo compagno che – per nostra buonasorte – aveva mandato il pallone a colpire la traversa, senza far danni. Accadde poi che al 29’ del primo tempo (tempo peraltro che i napoletani stavano sciupando con un giuoco bolso, farraginoso, caotico ed ovviamente improduttivo) accadde dicevo che su di un’invenzione del Pocho che mise in mezzo, rasoterra, un pallone d’oro, accadde che Quagliarella (forse intenzionato a fare una finta) colpisse (involontariamente?) di tacco quel pallone che fortuitamente giunse sui piedi di culo di piombo che, come è solito fare, s’era spinto in area avversaria ad infastidire i proprii compagni e stazionava solo soletto davanti al portiere catanese e fu buona sorte che il Cannavaro non sbagliasse il tocco risolutivo: buona sorte del Napoli che passò in vantaggio, ma soprattutto buona sorte sua,ché se avesse mancato la segnatura i compagni lo avrebbero ucciso seduta stante, cremato nel cerchio di centrocampo e buttate le ceneri in una delle pattumiere del san Paolo.Culo di piombo riuscí invece a segnare (il suo primo gol in serie A)e fu un gol importante che permise al Napoli di risolvere al meglio la pratica Catania. Già il sabato precedente alla gara di ieri il tecnico azzurro aveva caricato i suoi giocatori, consapevole dell'importanza della gara di ieri per le ambizioni europee del Napoli. Aveva affermato:«Per me quello di domani è il match piú importante dell'anno. Ò sempre detto che ogni partita è una finale e che tutte le gare sono uguali, ma stavolta è diverso - disse Mazzarri - È una tappa fondamentale. Non ò mai usato questa parola ma stavolta la uso. È un esame per il Napoli, per una squadra che vuole diventare una grande squadra». Ed aveva continuato: « Contro i siciliani non sarà facile.Il Catania è la terza forza del girone di ritorno; à fatto 20 punti in 11 partite, à battuto Inter, Fiorentina e Bari. E questo la dice lunga sullo stato di forma: – aveva sottolineato il tecnico del Napoli- significa che à valori, à coraggio, capacità ed un allenatore, Sinisa Mihajlovic, che a me piace perché è schietto. Inoltre sono quasi salvi e possono giocare con la testa libera. C'è n'è abbastanza per pensare ad una battaglia sportiva». E continuando:
«Proprio la vittoria sui bianconeri à contribuito ad alimentare il grande entusiasmo dei tifosi partenopei;io sono contento di questo anche per gratificare la grande prova dei ragazzi contro la Juve - affermò Mazzarri - Onestamente, anche io che sono un perfezionista, non so cosa si potesse chiedere di piú alla squadra giovedí. È stata una prestazione esaltante, abbiamo segnato tre bei gol, tre gol segnati da Hamsik, Quagliarella, Lavezzi, che in una sola partita ànno scacciato tutte le perplessità relative alle difficoltà realizzative degli attaccanti del Napoli; abbiamo avuto anche la lucidità sotto porta e quello è stato il vero salto di qualità. Ora voglio la conferma di questa crescita». Ed ieri la conferma ci fu sia pure per il rotto della cuffia (gol del peggior giocatore in forza al club di De Laurentis) e dopo un grande spavento (procurato dal medesimo calciatore)!

Mazzarri aveva pensato che i tre si sarebbero ripetuti e li aveva benedetti affermando: «Avevano solo bisogno di ritrovare la migliore condizione e di giocare per acquisire smalto. Lavezzi si sta avvicinando al top della forma, Quagliarella sta bene e si trova benissimo in questa nuova posizione. Credo che con la Juve siamo arrivati vicinissimi allo loro standard piú alto – aveva spiegato il tecnico azzurro - Stesso discorso vale per Hamsik che dopo il gol si è sciolto ed à dato il meglio di sé. Sono tre giocatori per noi importanti, ma anche per loro devo valutare le condizioni fino alla fine».Il calcio non è una scienza esatta ed infatti Mazzarri si sbagliò: ieri Hamsik, alquanto involuto fu spettatore non pagante, e Lavezzi e Quagliarella si fecero vedere solo nella preparazione all’azione del gol e come ò ricordato la faccenda fu risolta quasi fortuitamente da uno che si contrabbanda come difensore centrale…

Mazzarri aveva assicurato di non aver ancóra deciso quale sar la formazione che sarebbe scesa in campo al San Paolo. Aveva detto: «Vi giuro che non è pretattica. Io fino a domani parlerò con tutti quelli che ànno giocato giovedí e loro saranno liberi di venire nella mia stanza e dirmi le proprie sensazioni. Giuro che deciderò la formazione alle 14 di domani. Ci aspetta molto piú di una semplice partita, ci aspetta il match più importante della stagione»,aveva concluso Mazzarri. Poi, fedele al principio: squadra che vince non si tocca, aveva mandato in campo la medesima formazione che aveva combattuto e vinto contro la Juve; aveva mandato in campo la medesima fdormazione continuando nell’equivoco di schierare a sinistra Zuniga che alla fine sarà il peggiore dei suoi. Riepilogando e ricordato che De Laurentiis aveva detto: «Non guardo la classifica e non facciamo programmi: l’unico obiettivo è la crescita costante e io, al di là dei valori attuali, voglio rafforzare la squadra inserendo giovani di qualità. Il futuro del Napoli sarà all’insegna di questi valori. Intanto, pensiamo al Catania, avversario in grande spolvero: sarà una partita molto complicata, non dobbiamo abbassare la guardia per dare ulteriore consistenza alla vittoria sulla Juve».Non si sbagliava il presidente la partita fu abbastanza complicata con un primo tempo da scordare ed un secondo affannoso e poco produttivo. Per fortuna che il Napoli potette contare su di uno strepitoso De Sanctis, un monumentale Grava, un eccezionale Campagnaro oltre che sui consueti ottimi Pazienza e Gargano e sul fortunato culo di piombo ed alla fine la missione ( seconda vittoria consecutiva) fu raggiunta! Insomma dopo l’incontro di ieri Continua il sogno europeo del Napoli di Walter Mazzarri, grazie ad un’altra pesante vittoria dopo quella di giovedí contro la Juventus. Una gara difficile e molto tattica, soprattutto nel primo tempo, sbloccata da un gol di Paolo Cannavaro. Sfortunato, a tratti, il Catania, vicinissimo al gol a inizio gara con Spolli, ma incapace di rendersi veramente pericoloso per tutto il resto della partita. Prima di parlare dei protagonisti, ripassiamoci la cronaca:
PRIMO TEMPO - La gara cominciò súbito con un brivido per i tifosi del Napoli, infatti al 1' il Catania colpí una traversa piena con Spolli su angolo dalla sinistra di Mascara. Al 4' Quagliarella imbeccato in area si intestardí nel voler calciare in porta, mentre è tutto libero sulla sinistra Zuniga che si arrabbiò, il tiro di Quagliarella fu debole e fuori misura. Le due squadre giocarono con grande intensità agonistica pressando a tutto campo. Il Catania dopo un avvio veemente rallentò il ritmo e si rintanò nella propria metà campo pronto a ripartire in contropiede, cosí il Napoli tenne in mano le redini del gioco ma non trovò i varchi per andare a pungere. Si arrivò così al 20' quando un tiro-cross di Campagnaro terminò di poco a lato. Al 26' Ricchiuti venne con decisione, ma correttamente fermato co in area da Pazienza ed i giocatori del Catania reclamarono il rigore, ma l'arbitro, giustamente, lasciò proseguire. Al 32' Hamsik battette una punizione velocemente per Lavezzi che entrò in area dalla sinistra e calciò sul primo palo dove Andujar non si lasciò sorprendere deviando la palla in angolo. Al 33' Mascara crossò in area azzurra dalla sinistra per Martinez che, di testa, anticipando la bella statuina Zuniga, mandò la palla di poco alto sopra la traversa. Il primo tempo finí cosí senza recupero e senza altre azioni degne di nota. La prima frazione di gioco si preannunciava scoppiettante, ma alla fine si rivelò brutta a causa del Catania che si era tutto rintanato nella propria area e del Napoli che manovrando lentamente non era capace di trovare varchi.

SECONDO TEMPO - Il Napoli partí piú determinato e si rese pericoloso al 4' con un traversone dalla sinistra di Zuniga in area per Maggio che non ci arrivò sia pure per un soffio. Al 5' il Napoli passò in vantaggio: Lavezzi andò sul fondo dalla destra servito da Pazienza, serví sul primo palo per Quagliarella che cercando di far da velo, colpí di tacco e favorí Cannavaro il quale a pochi passi dalla porta difesa da Andujar, di piatto destro,non si potette esimere dal far gol e portare il Napoli in vantaggio. Al 7' Quagliarella venne giustamente ammonito per simulazione: il giocatore del Napoli si era lasciato cadere in area del Catania quando il difensore era ad un metro di distanza. Mazzarri effettuò allora il primo cambio inserendo Rinaudo al posto dell’inutile Zuniga ridisegnando la difesa con Campagnaro che si spostò nella posizione che era stata di Zuniga. Al 14' Quagliarella serví un pallone d'oro in area per Hamsik che da ottima posizione mandò a lato. Al 16' un destro dal limite di Gargano terminò di poco fuori deviato da Ricchiuti in angolo sulla destra. Sempre al 16' Cannavaro, con un telefononato colpo di testa, su cross di Gargano, sfiorò la doppietta che gli venne negata da Andujar che comodamente si salvò mandando in angolo. Sul corner ne scaturí ancóra un altro sempre da destra. Al 18' st numero di Lavezzi che serví in area per Quagliarella che si allungò troppo la palla nel tentativo di superare Andujar e si trascinò la palla sul fondo. Al 20' st rischiò il Napoli su cross dalla destra di Mascara, De Sanctis uscí a mani protese ed anticipò tutti sbrogliando una brutta matassa, con Maxi Lopez che non arrivò sulla sfera per poco. Mihajlovic effettuò il primo cambio inserendo Del Vecchio per Ricchiuti. Al 27' Campagnaro scambiò stretto in area con Lavezzi e poi a pochi passi da Andujar gli calciò proprio addosso con la palla che terminò in angolo sulla sinsitra 'mangiandosi' un gol incredibile! Sempre al 27' su corner dalla sinistra una serie di carambole su tiro di Hamsik e di Cannavaro salvarono il Catania col Napoli che reclamò anche per un fallo di mani di Maxi Lopez che Valeri decise di non sanzionare. Mazzarri inserí Cigarni per Hamsik. Al 31' il colpo di testa di Rinaudo su cross di Gargano, terminò a lato. Nel Catania esce Izco ed entrò Morimoto. Al 33' Lavezzi venne atterrato in area di rigore da Del Vecchio,ma pure questa volta per Valeri fu tutto regolare. Al 36' De Sanctis salvò il risultato su tiro ravvicinato di Maxi Lopez che aveva anticipato il solito culo di piombo/Cannavaro. Al 39' bel traversone basso dalla sinistra di Campagnaro in area per Quagliarella che non ci arrivò per un soffio. Al 41' il Napoli rischiò su cross dalla sinsitra di Maxi Lopez, Del Vecchio reclamò per un tocco di mano di Maggio (che era caduto travolto dallo stesso Lopez), poi Cigarini mandò in angolo. Sul corner coi pugni allontanò De Sanctis. Mazzarri effettuò l'ultimo cambio inserendo Bogliacino per Pazienza. Al 44' venne ammonito Del Vecchio per un fallo ai danni di Campagnaro: protestò veemente Mihajlovic e cosí venne espulso. Al 48' rubò palla dal limite Lavezzi e calciò di destro, ma il tiro venne deviato in angolo. E fu questa l'ultima azione degna di nota prima del triplice fischio finale di Valeri.
Riepilogando, il Napoli era stato chiamato, per detta dello stesso allenatore, ad un esame importante, ebbene possiamo dire che fu superato, visto il risultato. Gli azzurri tutto sommato meritarono la vittoria, anche se c'è da recriminare per un primo tempo confusionario e poco incisivo e poi per le tante occasioni da gol sprecate nella ripesa che alla fine potevano pesare tantissimo se De Sanctis non avesse fatto come suo solito il 'miracolo' salvando su tiro ravvicinato di Maxi Lopez sfuggito a culodi piombo/Cannavaro. Comunque c'è da essere soddisfatti perchè la squadra, nonostante le partite in tre giorni, resso bene sino alla fine dimostrando di essere piú in forma della squadra di Mihajlovic. Ancora una volta le scelte di Mazzarri si sono rivelate quasi tutte giuste se si esclude l’utilizzo di Zuniga a sn., scelta rimediata con l’innesto di Rinaudo e spostando Campagnaro sulla sinistra dove fu una spina nel fianco della retroguardia etnea per tutta la gara; ottima anche la mossa di far scambiare in continuazione la posizione tra Lavezzi, Hamsik e Quagliarella. Gli azzurri al termine della gara con 48 punti si posizionarono quinti in classifica generale a pari punti con Sampdoria ed Juventus ed a sole tre lunghezze dal Palermo quarto con 51 punti. Tutta la squadra si comportò abbastanza bene e tutto lasciò ben sperare per il finale di campionato che si preannuncia incandescente, a cominciare dalla difficile trasferta di sabato santo contro la Lazio dell'ex Eddy Reja.
Facciamo le corna e passiamo a parlare dei singoli:
DE SANCTIS 8 – Strepitoso! Non si dovette sporcare molto i guanti, ma si fece trovare pronto quando dovette farlo. Essenziali le sue uscite a spezzare il forcing catanese nel finale. Sino a dieci minuti dal termine infatti era stato uno spettatore non pagante, ma al 35’ della ripresa operò un miracoloso intervento salvarisultato che gli fece meritare per intero il voto che gli assegnai.
GRAVA 7,5 Grintoso e determinato,soprattutto nella ripresa lasciò pochissimi spazi agli avversari.
Decisivo nella ripresa per i suoi recuperi su tanti catanesi.
CANNAVARO 6+ (media di 4 ed 8 +) fortunato. Culo di piombo è un giocatore grottesco, ridicolo, comico, parodistico, macchiettistico e per questo merita sempre di partenza 4, ma ieri segnò un gol e ne sfiorò un altro e comunque risolse la pratica e perciò mi strappò l’8+ che facendo media con il 4 di partenza, attestano sul 6+ il voto che gli diedi.
CAMPAGNARO 8,5 Pure lui grintoso, attento e determinato; Il migliore dei suoi in quanto giocò benissimo per tutta la partita e non solo nel secondo tempo come capitò ad alcuni dei suoi compagni… Prese tante botte,alcune addirittura proditorie e violentissime, ma le restituí quasi tutte. Fece una gran partita dietro e quando venne spostato sulla sinistra al posto di Zuniga fu una costante spina nel fianco per la difesa etnea. L'unica pecca fu un gol facile sbagliato ad un metro dalla porta.
MAGGIO 5 Assente quasi del tutto nel primo tempo, e per buona parte della ripresa

ZUNIGA 5 Irritante e quasi inutile,ma non per colpa sua: a sinistra – si vide e si vedrà sempre! - non è a suo agio. Gli avversari sapevano delle sue difficoltà a sinistra e spinsero soprattutto dalla sua parte. Mazzarri s’accorse che non stava disputando una gran gara e lo tolse facendo entrare Rinaudo per cementare il risultato.
RINAUDO 6 un’ ottima mezz'ora per chiudere gli attacchi catanesi
PAZIENZA 6,5 Si sacrificò in mezzo al campo,addossandosi tutto il lavoro piú sporco, recuperando tantissimi palloni e lottando fino alla fine.
BOGLIACINO s.v. – Rilevò Pazienza nel finale, ma non ebbe occasioni per mettersi in mostra.

HAMSIK 5,5 timbrò il cartellino, ma fu stanco ed impreciso. Tuttavia nel primo tempo giocò soprattutto di prima per cercare di velocizzare una manovra che si rivelava molto lenta. Nel secondo tempo andò quasi vicino al gol due volte, ma se nella prima non centrò la porta, nella seconda fu il pipelet Andujar a negargli la gioia.
CIGARINI s.v. Entrato al posto di Hamsik non gli riuscí di incidere in alcun modo nell’economia della gara.

GARGANO 6,5 fu mobile ed intraprendente, mettendo in costante agitazione la difesa catanese, anche se sprecò banalmente qualche passaggio. Cercò il primo gol stagionale con una gran botta da fuori e per il resto gestí senza affanni il lavoro da sbrigare a centrocampo.
QUAGLIARELLA 6,5 di stima. Dopo il gol con la Juve sembrava essersi sbloccato definitivamente, ma in realtà non fu ancora il bomber di cui avrebbe bisogno il Napoli. Fece tanto lavoro,ancorché inconferente, si sacrificò molto, ma quando ci fu da concludere sbagliò sempre.Insomma non fu ancóra il miglior Quagliarella, ma son certo che non tarderà a farsi vedere; per il momento gli accreditai come volontario e non fortuito il colpo di tacco che mise in condizione culo di piombo/Cannavaro di siglare il gol vittoria.
LAVEZZI 6,5 Non brillantissimo come contro la Juve, schierato ancóra da prima punta,non fece tantissimo, ma si inventò quel pallone filtrante che complice Quagliarella, favorí il gol di culo di piombo/Cannavaro. Nel primo tempo non ebbe gli spazi per scatenarsi. Nel secondo prima firmò l'assist sfruttato da Cannavaro e poi, negli spazi, la sua prestazione lievitò. Offrí pure un pallone buono per Quagliarella che lo mancò clamorosamente, e più volte il Pocho avrebbe potuto essere letale, ma per un motivo o per l'altro non ci riuscí.

MAZZARRI 7 Preparò ottimamente l’incontro e nell’intervallo sapientemente redarguí i suoi che tornarono in campo rivitalizzati ed appena risaliti risolsero la faccenda.Tuttavia fece un errore: perseverare diabolicamente nell’utilizzo di Zuniga a sn. Mantenne gli stessi undici che avevano sconfitto la Juventus ed alla fine il risultato gli diede ragione ancóra una volta.
Tuttavia il suo Napoli, nel primo tempo creò pochissime occasioni da gol e ciò non depone bene!
L’arbitro Valeri 5 – Il trenunenne fischietto romano ebbe poche situazioni difficili a cui dover far fronte durante la gara, ma alcune sue scelte fecero discutere,riuscendo a scontentare tutti: sia i napoletani che gli ospiti. Eppure leggo che sia uno dei piú promettenti arbitri italiani… Cose ‘e pazze!
Raffaele Bracale

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