domenica 19 gennaio 2014

VARIE 2809

1- AVIMMO FATTO TRENTA, FACIMMO TRENTUNO. Quando manchi poco per raggiungere lo scopo prefisso, conviene fare quell'ultimo piccolo sforzo ed agguantare la meta: in fondo da trenta a trentuno v'è un piccolissimo lasso. La locuzione rammenta l'operato di papa Leone X che fatti 30 cardinali, in extremis ne creò un trentunesimo. 2- 'A TAVERNA D''O TRENTUNO. Letteralmente: la taverna del trentuno. Cosí, a Napoli sogliono, inalberandosi, paragonare la propria casa tutte quelle donne che vedono i propri uomini e la numerosa prole ritornare in casa alle piú disparate ore, pretendendo che venga servito loro un veloce pasto caldo. A tali pretese, le donne si ribellano affermando che la casa non è la taverna del trentuno, nota bettola del contado napoletano, situata in quel della zona vecchia di Pozzuoli in via san Rocco oggi 16, all’insegna : TAVERNA DEL TRENTA E TRENTUNO che prendeva il nome dal civico dove era ubicata e che aveva due ingressi contigui: ai civici 30 e 31, bettola dove si servivano i pasti in modo continuato a qualsiasi ora del giorno e della notte. taverna = bettola, osteria di infimo ordine; etimologicamente dal latino taberna(m) che significò bottega ed osteria ed è in quest’ultimo significato che la voce fu accolta,con tipica alternanza partenopea di B - V, nella lingua napoletana che per il significato di bottega preferí ricorrere, come vedemmo alibi, al greco apoteca donde trasse la voce puteca. trentuno = agg. num. card. invar. numero naturale corrispondente a trenta unità piú uno; nella numerazione araba è rappresentato da 31, in quella romana da XXXI; l’etimo è dal lat. triginta + unum. 3 JÍ CASCIA E TTURNÀ BAUGLIO oppure JÍ STOCCO E TTURNÀ BACCALÀ Per ambedue: Attivarsi a qualcosa, ma non addivenire a nulla!Ad litteram: Jí cascia e turnà bauglio: Andar cassa e tornare baúle oppure jí stocco e turnà baccalà: andare stoccafisso e tornar baccalà id est: non approdare a nulla di concretamente apprezzabile; nel primo caso détto iperbolicamente di chi partito quale cassa (mero contenitore) ne ritornasse, senza veri risultati, ma con il solo nome mutato; il bauglio è comunque nulla di piú che un semplice contenitore ad un dipresso simile, se non uguale ad una cassa! Idem dicasi, nel caso della seconda espressione jí stocco e turnà baccalà per lo stoccafisso ed il baccalà i quali o che sia seccato ed affumicato (stoccafisso) o eviscerato, salato e conservato in barile (baccalà) è pur sempre un semplice, povero merluzzo! Cascia: etimologicamente dal latino capsa (da capio) attraverso uno spagnolo caja Baúglio: etimologicamente deverbale metatetico del latino bajulare=portare s.m. = baúle, contenitore usato per portare merci o altro;altrove estensivamente gobba che insiste sul petto. Stocco: etimologicamente dallo spagnolo/portoghese estoque =bastone Baccalà: etimologicamente dallo sp. bacalao, e questo dal fiammingo kabeljauw 4 JÍ CU ‘O CHIUMMO E CU ‘O CUMPASSO. Ad litteram: andare con il piombo ed il compasso id est: agire in ogni occasione con estrema attenzione, tal quale gli artieri che innalzano fabbricati che usano il filo a piombo per tener sotto controllo la esatta verticalità delle mura, o il compasso per non perder di vista le proporzioni progettuali; chiummo: etimologicamente dal latino plumbeum con la tipica mutazione del gruppo pl che approda al napoletano chi come altrove ad es. plaga che diede chiaia o anche plus diventato cchiú; cumpasso : etimologicamente dal latino cumpassu(m)= che à il medesimo passo. raffaele bracale

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