martedì 2 febbraio 2016

LA PARLATA NAPOLETANA e la costruzione delle espressioni con dentro, sopra, sotto etc.


LA PARLATA NAPOLETANA e la costruzione delle espressioni con dentro, sopra, sotto ed altri avverbi/ preposizioni improprie del toscano.

 

Premesso che le parole e le frasi da esse formate servono a riprodurre il pensiero, sia che si parli, sia che si scriva, un napoletano, nello scrivere in vernacolo, non potrà pensare in toscano e fare poi una sorta di traduzione:commetterebbe un gravissimo errore.Per esemplificare: un napoletano che dovesse scrivere: sono entrato dentro la casa, non potrebbe mai scrivere: so’ trasuto dint’ ‘a casa; ma dovrebbe scrivere: so’ trasuto dint’â (dove la â è la scrittura contratta (crasi) della preposizione articolata alla) casa; che sarebbe l’esatta riproduzione del suo pensiero napoletano: sono entrato dentro alla casa. Allo stesso modo dovrà comportarsi usando sopra (‘ncopp’ a...) o sotto (sott’a....) in mezzo (‘mmiez’ a...) vicino al/allo (vicino a ‘o→vicino ô) e cosí via, perché un autentico  napoletano(che pensi in napoletano e non in italiano) articola mentalmente sopra al/alla/alle/ a gli... e non sopra il/la/le/gli... e parimenti pensa sotto al... etc.  e non sotto il ... etc.   D’ altro canto anche per la lingua italiana i piú moderni ed usati lessici (TRECCANI) almeno per dentro  non disdegnano le costruzioni: dentro al, dentro alla  accanto alle piú classiche dentro il, dentro la.
RaffaeleBracale

                                                                                                 

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