venerdì 3 febbraio 2017

VARIE 17/139

1.FÀ 'E CCOSE A CAPA 'E 'MBRELLO. Agire a testa (manico) di ombrello. Il manico di ombrello è usato eufemisticamente in luogo di ben altre teste. La locuzione significa che si agisce con deplorevole pressappochismo, disordinatamente, grossolanamente, alla carlona e senza criterio. 2.FÀ 'E SCARPE A CQUACCHED'UNO. Letteralmente: Fare le scarpe a qualcuno. Id est: conciar male, ridurre a cattivo partito qualcuno fino al punto di approntargli la morte. L'espressione deriva dall'usanza che si teneva a Napoli, di far calzare ai morti di un certo rango - per l'ultimo viaggio - delle scarpe nuove, conservate all'uopo dai familiari. 3.FÀ 'E SCARPE A UNO E CCOSERLE 'NU VESTITO. Letteralmente: confezionare scarpe ad uno e cucirgli un vestito.Id est: far grave danno a qualcuno conciandolo male, riducendolo a cattivo partito fino al punto di approntargli la morte; oppure piú modestamente augurargli di decedere e procederne alla vestizione come accadeva un tempo allorché alla morte di qualcuno gli si metteva indosso un abito nuovo e gli si facevano calzare scarpe approntate a bella posta. 4.FÀ FETECCHIA. Ad litteram: emettere una vescia, ma per traslato mancare completamente il risultato di un’azione. I l termine in epigrafe à un variegato ventaglio di significati nella parlata napoletana, ma tutti riconducibili al primario significato di vescia, scorreggia non rumorosa, scoppio silenzioso simile a quello del fungo che giunto a maturazione esplode silenziosamente emettendo le spore; col termine fetecchia , restando nell’ambito della silenziosità,viene indicato altresí lo scppio non riuscito di un fuoco d’artificio, e piú in generale un qualsiasi fallimento o fiasco di un’operazione non giunta a buon fine Per ciò che attiene l’etimologia, tutti concordemente la fanno risalire al latino foetere nel suo significato di puzzare - tenendo presente il primario significato di fetecchia, ma anche negli altri significati c’è una sorta di non olezzo che pervade la parola.e la riconduce al foetere latino. 5.FÀ LL’ARTA LEGGIA. Ad litteram: praticare l’arte leggera; id est: esercitare il mestiere del ladruncolo, del borseggiatore; per praticare tali attività occorre aver leggerezza di mano ed accortezza di modi; eufemisticamente perciò il suddetti mestieri son definiti arte quasi che occorra essere degli artisti per poterli praticare ed in effetti non è da tutti possedere l’abilità necessaria in simili pur truffaldini mestieri: solo chi abbia LUngamente fatto esercizio e si sia diligentemente applicato può poi lanciarsi nella mischia e sperare di conseguire risultati adeguati alla stregua di un vero artista. BRAK

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