sabato 11 novembre 2017

VARIE 17/1120



1.ADDURMIRSE CU ‘A ZIZZA ‘MMOCCA
Ad litteram: Addormentarsi con la tetta in bocca Détto a mo’ di dileggio soprattutto dei tontoloni, dei creduloni che si mostrano nel loro agire irresoluti ed eccessivamente tranquilli, quasi fossero dei piccoli ragazzi cui basta offrire una mammella da succhiare, per farli tranquillamente e repentinamente addormentare.
2.AGGE PACIENZA E FFATTE JÍ 'NCULO SO' 'A STESSA COSA...
Porta pazienza e lasciati fregare son la medesima cosa!L'invito proposto dalla prima parte della locuzione a sopportare, ad aver pazienza, viene dalla saggezza popolare equiparato a quello ben piú doloroso di lasciarsi sodomizzare!
3.AGGIU VISTO 'A MORTE CU LL' UOCCHIE.
Letteralmente: Ò veduto la morte con gli occhi. Con questa locuzione tautologica si esprime chi voglia evidenziare di aver corso un serio pericolo o rischio mortale tale da portarlo ad un passo dalla morte e di esserne fortunatamente restato indenne.
4.AITÀ, SCIÓSCIAME ‘MMOCCA CA ‘A PATANA ME COCE!
Letteralmente: Gaetano!Soffiami nella bocca ché la patata mi scotta!Détto sarcasticamente soprattutto di donna inetta e svogliata ed incapace di qualsiasi attività che invoca l’aiuto anche in situazioni irrilevanti; nella fattispecie, un’ anonima donna incapace, buona a nulla. invoca l’aiuto del suo uomo (Aitano cioè Gaetano) affinché la soccorra soffiandole in bocca per impedire che il cibo da lei assunto, ma ancóra troppo caldo (patata) le ustioni la bocca! Va da sé che la medesima locuzione la si possa attagliare con maggior ironia, irrisione, scherno, ludibrio, dileggio e/o pesante sarcasmo ad adulto o ragazzo di sesso maschile che ugualmente si mostri incapace, inetto, inabile, dappoco, maldestro, pasticcione, disadatto, inesperto.
5.AIZÀ ‘A MANO
Ad litteram: sollevare la mano; id est: perdonare, assolvere
L’ espressione che viene usata quando si voglia fare intendere che si è proclivi al perdono soprattutto di piccole mende, ricorda il gesto del sacerdote che al momento di assolvere i peccati , alza la mano per benedire e mandar perdonato il penitente pentito.
Brak

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