venerdì 17 novembre 2017

VARIE 17/1150



1.COMME SÎ BBONA, COMME SÎ BBELLA, I 'A SPICULA S'AMMUCCAJE Â SARDELLA
Letteralmente Come sei buona, come sei bella e la sigola divorò la sardina. Icastica, antica espressione ancóra in uso, di tipo proverbiale se non addirittura didascalico. In effetti l’espressione viene pronunciata ad ammonimento dei piú giovani che da sprovveduti si fidano troppo delle apparenze e prendono per sincere le blandizie dei furbi che invece con i loro comportamenti falsi, finti, ipocriti, inattendibili, infidi, ingannevoli, illusori ànno mire ben diverse da quelle che mettono in mostra; nella fattispecie la grossa vorace spigola tenendo un atteggiamento ricco di allettamento, smanceria, adulazione mira a conquistare la fiducia della piccola sardina per poi divorarla; è buona norma dunque, trasportando l’esempio nella vita quotidiana, che i piú giovani, meno esperti e piú sprovveduti, per non restare vittime della loro stessa inesperienza, credulità, ingenuità, semplicità non facciano affidamento sulle carezze, lusinghe, moine dei piú vecchi che ànno maggiore esperienza della vita e son pronti egoisticamente a ricavarne il maggior utile possibile!
2.COPPOLA Ê DENOCCHIE!
Ad litteram: coppola alle ginocchia È questo il modo piú cogente per suggerire il saluto piú deferente possibile, consistente nel cavarsi di testa il berretto e portarlo con ampio gesto ossequioso all’altezza delle ginocchia, da rivolgere ad un’autorità o un uomo o donna da rispettare.
Preciso qui che taluno erroneamente non lègge l’ ê della locuzione come contrazione di a + ‘e cioè alle, bensí la lègge - errando- come congiunzione E e stravolge il significato della locuzione facendola diventare in Luogo del corretto coppola alle ginocchia, lo scorretto coppola e ginocchia, quasi che il saluto dovesse consistere in un cavarsi il berretto e piegare le ginocchia, cosa invero assurda, essendo il napoletano aduso ad inginocchiarsi solo innanzi ad oggetti di culto.
3.COPPOLA PE CCAPPIELLO E CCASA A SSANT'ANIELLO.
Ad litteram: Berretto per cappello, ma casa a sant'Aniello (a Caponapoli). Id est: vestirsi anche miseramente, ma prendere alloggio in una zona salubre ed ariosa, poiché la salute viene prima dell'eleganza, ed il danaro va speso per star bene in salute, non per agghindarsi.
4.CORE CUNTENTO Â LOGGIA.
Ad litteram: Cuor contento alla Loggia. Cosí a Napoli si suole appellare chi si dimostri sempre allegro, spensierato, buontempone al segno d’apparire di non aver mai pensieri di sorta che possano preoccuparlo , ma di vivere piuttosto sempre pacioso e beato fino a meritarsi l’appellativo in epigrafe, il medesimo che temporibus illis si meritò lo scrittore nolano Michele Somma (Nola1776-†ivi1835), che pubblicò agli inizi del 1800 una raccolta amena e faceta di cento racconti; lo scrittore tenne studio in Napoli in piazza Larga agli Orefici, nei pressi della Loggia de’ Genovesi dove la colonia degli abitanti di Genova, residenti in Napoli si autoamministrava .
5.CU ‘O CAVALLO ‘O SPRONE, CU ‘A MUGLIERA ‘O BBASTONE.
Con il cavallo (occorre) lo sperone, con la moglie il bastone
Id est: sia con la bestia che con la moglie, per ottenere qualcosa, occorre usare le maniere forti.
Brak

Nessun commento: