domenica 19 novembre 2017

VARIE 17/1161



1.DICETTE ‘O CANZIRRO Ô CAVALLO: CUMPAGNÓ T’ASPETTO ‘NFACCI’ Â SAGLIUTA.
Disse il mulo al cavallo (che nel piano, faceva il gradasso): Compagno ti attendo (cioè: voglio vedere cosa saprai fare) al momento della salita(di solito agevole per un mulo, ma non per un cavallo).
I gradassi ed i supponenti perdono la loro sicumera nei momenti difficili.
2.DICETTE ‘O PAPPICE VICINO Â NOCE: "DAMME ‘O TIEMPO CA TE SPERTOSO!"
Disse il tonchio alla noce "dammi il tempo che ti foro".Anche chi non sia dotato di molta prestanza fisica può ottenere – con il tempo e l’applicazione – i risultati sperati.
3.DICETTE 'A SIÉ CHICHIERCHIA: 'A PRURENZIA NUNN’ È MMAJE SUPERCHIA!
Disse la signora Chichierchia: la prudenza non è mai eccessiva
Id est: è buona norma usare sempre molta prudenza.
Con il termine chichierchia , normalmente,nell’idioma napoletano (con etimo da un acc.vo latino cicercula(m) dim.vo di cicer) si identifica la cicerchia, povero, ma gustoso legume cosí povero da essere usato spesso quale mangime del bestiame; qui se ne è fatto, per rimare con la parola superchia, un nome proprio e lo si è assegnato ad una fantomatica signora sulla cui bocca è posto il wellerismo.
prudenzia s.vo f.le astr. = prudenza Dal lat. prudentia(m), deriv. di prudens -entis 'prudente'; del latino la voce napoletana conserva piú acconciamente rispetto alla corrispondente voce italiana, la i etimologica della sillaba finale;
superchia agg. femm. metafonetico del masch. supierchio = eccessivo, eccedente con etimo dal lat. *superculum; rammenterò che il masch. supierchio diventa neutro nella forma ‘o ssupierchio usato per indicare tutto ciò che eccede o sopravanza.
sié = signora forma apocopata, (ma accentata per indicare l’esatta pronuncia) di una ricostruita voce francese femminilizzata e metatetica da seigneur→ sei-gneuse→sie(gneuse).
4.DICETTE CHILLO: ‘E CUNTE A LLUONGO ADDEVENTANO SIERPE
Disse un tale i conti protratti nel tempo, cioè non saldati rapidamente diventano (pericolosi )come serpenti
Id est: sono da evitare debiti a lunga scadenza.
5.DICETTE CHILLO: NUNN’  È ‘A MERCE CA NUN CE AGGÚSTA , MA È ‘A MUNETA CA NUN CE ABBASTA
Disse un tale: non è la merce che non ci piace, è il danaro che è insufficiente
Id est: il vero problema non è il gusto, ma la penuria di mezzi.
Bra

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